Il perfezionamento della tecnica calcistica

Fasi dell’allenamento alla tecnica

La premessa generale è che ogni attività di allenamento deve rispondere alle necessità del gioco del calcio. Sembra evidente, ma in molti casi gli esercizi che i giocatori eseguono non sono utili al miglioramento della loro tecnica e del loro gioco.

Primo passo:scomposizione e composizione del movimento

Primo passo nell’addestramento calcistico è addestrare al movimento armonico, elegante, rapido. Sono molti i calciatori scoordinati, impacciati, lenti, ineleganti, e questo perché nessuno si è mai preoccupato di migliorare questo aspetto. Dipende dalle caratteristiche fisiche personali che non sono modificabili, ma certamente possono essere “aggiustate” per i fini calcistici.

Partendo dal presupposto evidente che ogni movimento si compone di segmenti che si assommano, appare chiaro che per migliorarlo occorra lavorare proprio sulla composizione del movimento stesso, ovvero prima di fare un passo lungo serve allenarsi su tanti piccoli passi corti, prima lenti e poi veloci.

Utile a tal fine sono gli esercizi sulla dama (allegato disegno), una superficie sulla quale sono disegnati tanti quadrati, le dimensioni sono in relazione al livello di prestazione, sui quali l’atleta cammina, corre, salta, seguendo schemi ben precisi e predeterminati.

Secondo passo: baricentro e coordinazione

Secondo passo è l’educazione al controllo ed alla gestione del baricentro, controllo che rappresenta il pilastro sul quale costruire tutte le qualità calcistiche. Sapersi muovere, saper correre, saltare, anche cadere, tenendo sempre sotto controllo il proprio baricentro permette ad un atleta prestazioni altrimenti impossibili.

Utile a tal fine sono tutte le tecniche di controllo della postura, di coscentizzazione dei vari segmenti corporei, di sviluppo dell’equilibrio statico e soprattutto dinamico, di consolidamento di tutte le posizioni che possono occorrere nel gioco del calcio alla ricerca di una coordinazione generale dei movimenti, come pure di quella specifica, presupposto indispensabile per non commettere errori .

La buona gestione del baricentro incentrata sul proprio corpo, che ha prodotto una ottima coordinazione di ogni movimento, deve poi essere estesa al rapporto con il pallone, alla presenza sul campo dei compagni, ed infine a quella degli avversario che pressa, spinge, ti fa lo sgambetto.

Terzo passo: controllo del pallone tra i piedi

Terzo passo fondamentale è il controllo del pallone con il quale l’atleta deve avere una confidenza estrema. A tal proposito torna di nuovo in ballo la dama.

S’inizia camminando col pallone che passa da un piede all’altro, spostandosi sulla dama e seguendo un percorso prestabilito lungo linee o strisce, poi lo si porta con un solo piede, sempre a si percorsi prestabiliti, poi con l’altro piede. Partendo con un passo lento poisi continua con un passo più rapido, poi con lenta corsa ed infine con buona velocità: il pallone non deve mai allontanarsi oltre i 20 cm. dai piedi ne deve uscire la percorsi prestabiliti, Questi esercizi vanno fatti controllando visivamente il pallone con il campo superiore dell’occhio e nello stesso tempo si controlla ciò che succede in campo e la posizione di compagni ed avversari.

Quarto passo: precisione nel passaggio

Si opera con un “tiro a segno” (in allegato) e si procede come nello schema con passaggi secondo le direzioni indicate, prima lenti, poi via via più veloci. L’atleta è bravo se riesce a far girare il pallone per più di 10 cicli veloci.

Quinto passo: il quadrato maledetto

L’ultimo passo, rivolto al raggiungimento della precisione nei passaggi, è quello che sia attua con il lavoro nel quadrato maledetto. In un quadrato di 5-6 metri di lato il giocatore sta al centro e deve far girare la palla, prima in senso orario sol sinistro e poi in senso antiorario con destro, secondo le indicazioni presento nello schema allegato.. Il giocatore è un bravo playmaker se compie almeno 5 giri senza sbagliare.

Altri step sono;

  1. alcune semplici conoscenze di meccanica classica (concetto di forza, energia, parametri di riferimento come le traiettorie, le parabole, la balistica ecc,)
  2. conoscenza di note di biodinamica applicata al corpo umano come le struttura dei muscoli, il loro funzionamento, il controllo fisiologico del movimento, il sistema di controllo del movimento
  3. conoscenza dei range di esecuzione dei vari gesti calcistici (se a-z è il range totale occorre sapere che da a c come da s a z non si controlla il movimento, mentre da d a r si può lavorare per migliorare la prestazione).

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